Carità Ammalati Anziani

Ogni comunità cristiana non si limita a celebrare la Parola ma vive il comandamento dell'Amore, divenendo la "Chiesa del grembiule" che si mette al servizio dei "poveri più poveri", lavando i piedi sull'esempio di Gesù. Indispensabile passare: • dalla carità come elemosina, alla carità come disponibilità all'ascolto, all'accoglienza e alla condivisione; • dalla occasionalità degli interventi caritativi, alla costanza nell'attenzione e nel servizio ai poveri; • dalla delega a persone volenterose, al coinvolgimento di tutta la Parrocchia, delle famiglie e dei singoli. 

CARITA'  AMMALATI  ANZIANI

Oggi, più che mai, vista le realtà della nostra città di Genova ove molte sono le persone anziane, sole o ammalate, e considerate le prospettive della riforma sanitaria nazionale, il malato rimarrà sempre meno in ospedale per essere rimandato alla propria abitazione il più presto possibile.
Ciò comporta che l'accompagnamento nella malattia debba diventare una attenzione di tutta la comunità parrocchiale: parroco, sacerdoti, famiglie, tutti i cristiani.
E' da valorizzare la presenza dei malati per la parrocchia.

Dice papa Francesco: "Dobbiamo abituarci a includerli (ammalati, anziani, persone sole) nei nostri orizzonti pastorali e a considerarli, in maniera non episodica, come una delle componenti vitali delle nostre comunità. Essi non sono solo persone che siamo chiamati ad assistere e proteggere per custodire la loro vita, ma possono essere attori di una pastorale evangelizzatrice, testimoni privilegiati dell'amore fedele di Dio".


Nella nostra parrocchia questo servizio è coordinato dalla Commissione della Carità del Consiglio Pastorale Parrocchiale